Indicare un rimedio efficace non è semplice. Nei casi più lievi, uno shampoo specifico può facilmente alleviare il problema.
Esistono numerose tecniche diagnostiche che consentono di valutare lo stato di salute del capello e del cuoio capelluto, vale a dire il conteggio giornaliero, il Wash Test ed il Pull Test, il Tricogramma e così via.
Uno dei problemi maggiormente diffusi è quello della forfora, una patologia che ne provoca la desquamazione e diversi fastidi collaterali.
La forfora secca, o “pitiriasi sicca”, più frequente per i maschi, si manifesta con un modesto prurito pur comportando possibili eritemi e una lieve perdita di capelli.
La “pitiriasi steatosica”, o forfora grassa, si caratterizza invece per un’eccessiva secrezione sebacea del cuoio capelluto che provoca rossore, prurito ed è spesso causa di “alopecia androgenetica” e, dunque, di una consistente caduta di capelli.
I fattori che possono influire sulla patologia sono fortemente influenzati da uno stile di vita frenetico, dallo stress, da un’alimentazione poco corretta e da alcuni disturbi digestivi.
Indicare un rimedio efficace non è semplice. Nei casi più lievi, uno shampoo specifico può facilmente alleviare il problema. In casi più complessi di psoriasi o dermatite seborroica è opportuna una specifica analisi del cuoio capelluto o un consulto dermatologico.
In ogni caso, è consigliabile ridurre la frequenza di lavaggio dei capelli evitando l’utilizzo di prodotti troppo aggressivi che potrebbero solamente aggravare lo stato della forfora e incrementare la caduta. Mangiare molta frutta, verdura, pesce e limitare l’uso di bevande alcoliche, formaggi stagionati e salumi, può aiutare naturalmente ad assumere sostanze benefiche, quali aminoacidi solforati, zinco, omega-3, antiossidanti e vitamine del gruppo B.